Come scalare una montagna? Con piccoli e costanti miglioramenti

Un piccolo miglioramento ma costante e continuo permette di scalare montagne. Il motivo di questa importante considerazione, non solo da tenere bene a mente, ma da cercare sempre di realizzare? Oggi stiamo vivendo e lavorando in un'epoca in cui il cambiamento attorno a noi è così rapido, e le diverse cose da fare e imparare sono tali e tante, che il rischio è quello di rallentare, fermarsi, dubitare: “ma ce la farò?”.

Per quando riguarda – ad esempio e innanzitutto –, il nostro lavoro di professionisti e consulenti finanziari del Private Banking, le conoscenze e competenze tecniche e specialistiche necessarie sono sempre di più. A cui si aggiungono le importanti competenze di marketing, attività relazionale, e anche le cosiddette Soft skills, vale a dire le capacità non specialistiche ma di lavoro in squadra, visione, atteggiamento mentale, e via dicendo. A tutto questo si deve poi abbinare un cambiamento – notevole e incessante anche questo – della figura stessa, e più completa, del professionista e consulente finanziario, che deve essere sempre più anche esperto e consulente patrimoniale, della previdenza, delle successioni. E che qualcuno non di rado vorrebbe anche esperto in campo fiscale (un campo che non appartiene al nostro ambito finanziario ma che oggi è sempre più richiesto per attrarre l’attenzione di alcune nicchie di clienti).

Mai come oggi la corsa e la concorrenza nel mondo della finanza personale e del Private Banking si fa anche sulle competenze e attività non solo propriamente 'tecniche' del settore, ma anche su quelle relazionali, di comunicazione e gestione interpersonale, tecnologiche. Non c'è dubbio che la montagna da scalare, ogni giorno dell'anno, per tutto l'anno e oltre ancora, sia alta, imponente, molto impegnativa. Tanto che, per alcuni, o per molti, il rischio da evitare è proprio quello di fermarsi ai piedi di questa 'montagna' – di attività, compiti, conoscenze, competenze –, e vederla come un ostacolo non scalabile, insormontabile, davanti a noi.

 

Cosa si può fare, quindi? Appunto, ricordare, e mettere in pratica, ogni giorno, il principio che: un piccolo miglioramento ma costante e continuo permette di scalare montagne. Come procedere? Non cercando di fare, affrontare o risolvere tutto insieme, e tutto subito. La montagna è davvero alta e impegnativa, non è un miraggio. Ma piuttosto 'spezzettando' il problema, in tante parti più facili e gestibili da affrontare, risolvere, superare: l'importante è migliorare un po' ogni giorno, procedere un po' ogni giorno.

È il cosiddetto 'Fattore 1%' (un interessante libro dello psicologo Luca Mazzucchelli si intitola proprio così), cioè, è importante fare l'1% in più ogni volta, giorno dopo giorno, e la somma di tutti questi miglioramenti permette poi di crescere molto. Quindi, se cambiamenti, problemi, necessità che ci troviamo davanti ci sembrano insormontabili, bisogna 'spezzettare' la montagna, affrontare, migliorare e risolvere l'1% del totale per volta, ogni volta, e la complessità e la totalità delle tante cose da fare, aggiornare, sapere, conoscere, sarà realizzabile. Passo dopo passo, appunto. Si chiamano anche 'guadagni marginali': 100 cose fatte meglio per l’1% portano all’accumulo di un vantaggio competitivo.

 

Perché: l'eccellenza è un processo fatto di apprendimento cumulativo e di miglioramento incrementale. I leader prima imparano, poi insegnano a migliorare, e chi vuole migliorare deve sapere imparare a farlo. “I leader di successo guardano oltre il proprio campo per scoprire nuovi approcci, imparare pratiche migliori e spingere oltre i limiti. Poi trasferiscono quello che hanno appreso”, come rimarcano gli esperti in strategie motivazionali: sii il meglio che puoi essere. 

In un ambiente favorevole all'apprendimento, le persone migliorano di continuo (naturalmente, chi vuole farlo e si impegna a farlo). Il successo è un piccolo miglioramento portato avanti con costanza. È il risultato di una dedizione costante per migliorare fino all’eccellenza, piccoli passi che portano a un salto gigantesco. Anche per questo è importante mettere sempre in discussione lo Status quo, il modo in cui lavoriamo, sia come individui che come squadra. È importante chiedersi sempre: come possiamo fare meglio?. E – come abbiamo visto – non occorre fare o risolvere tutto insieme e tutto subito. Ma è fondamentale procedere sempre, a piccoli passi in avanti.

 

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