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Rappresentazione visiva dell'articolo: Italia sempre più in deficit demografico: la popolazione diminuisce e invecchia

Italia sempre più in deficit demografico: la popolazione diminuisce e invecchia

Adriano Loponte

27 settembre 2022

Secondo le nuove previsioni sul futuro demografico del Paese di Istat aggiornate al 2021, l’Italia è sempre più alle prese con la crisi demografica: la popolazione continua la sua decrescita, passando da 59 milioni a gennaio 2021 a 57,9 milioni nel 2030, poi a 54 milioni nel 2050 fino a scendere sotto quota 50 milioni (47,7) nel 2070. E neanche i flussi migratori potranno controbilanciare il segno negativo della dinamica naturale.

Ecco alcuni numeri e dati, presi da articoli del Corriere della Sera e IlSole24Ore: il 35% è la quota di individui di 65 anni e più nel 2050. “L’impatto sulle politiche di protezione sociale sarà importante, dovendo fronteggiare i fabbisogni di una quota crescente di anziani”, sottolinea il giornale di Confindustria.

L’11% saranno i giovani fino a 14 anni di età nel 2050. Sul piano dei rapporti intergenerazionali, si presenterà un rapporto a quel punto squilibrato tra ultrasessantacinquenni e ragazzi, in misura di circa tre a uno. Il 2049 è l’anno in cui i decessi potrebbero doppiare le nascite (788mila contro 390mila).  “L’aumento della sopravvivenza tra gli anziani, molti dei quali soli, potrebbe comportare un futuro aumento dei fabbisogni di assistenza”, sottolinea il Corriere della Sera.

 

Sono invece 10 milioni e 200mila le persone destinate a vivere sole nel 2041. Si partiva da 8,5 milioni nel 2021. Il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerà da circa tre a due nel 2021 a circa uno a uno nel 2050. 

Il confronto tra la popolazione al 2021 e quella prevista al 2041 mostra i cambiamenti demografici e sociali che si prevedono in questi venti anni. In particolare, si osserva un aumento dei genitori soli, delle persone sole e delle persone in coppia senza figli, queste ultime soprattutto se anziane. Un altro dato rilevante: -6,4% è il calo della popolazione medio tra il 2050 e il 2070. La popolazione nello stesso periodo diminuirà di ulteriori 6,4 milioni. Secondo questa ipotesi la popolazione totale ammonterà a 47,7 milioni nel 2070, conseguendo una perdita complessiva di 11,5 milioni di cittadini rispetto a oggi.

“I giovani sono l’investimento nel futuro, quindi attenzione ai giovani vuol dire attenzione a quelle che saranno le risorse di domani”, rileva il presidente dell'Istat, Gian Carlo Blangiardo, a Sky TG24. Oltre al calo demografico, pesa la fuga all’estero dei cervelli. Per il presidente dell'Istituto di statistica bisogna “fare attenzione alla natalità” e anche la politica dovrebbe prendere più in considerazione la popolazione delle nuove generazioni.

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