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Rappresentazione visiva dell'articolo: Il nuovo governo inglese: Rishi Sunak a Downing Street

Il nuovo governo inglese: Rishi Sunak a Downing Street

Adriano Loponte

31 ottobre 2022

Ci sono volute 6 settimane in più, visto il governo-lampo di Liz Truss restata in carica solo 44 giorni, ma alla fine la Gran Bretagna ha il suo nuovo Primo ministro conservatore che nelle stanze dei bottoni ci si attendeva fin dalla caduta di Boris Johnson.

Rishi Sunak, 42enne di origini indiane, ex cancelliere dello Scacchiere (l’equivalente del nostro Ministro degli Esteri), di casa nel mondo della finanza e gradito dai mercati della City, è stato proclamato senz'avversari leader del Partito Conservatore, in maggioranza a Westminster; e di conseguenza, automaticamente, capo del governo inglese. È il primo non bianco nella storia della Gran Bretagna, e il terzo Premier in 3 anni, dopo gli scandali e i complotti che in estate avevano segnato l’uscita di scena di BoJo; e poi l'interregno tanto fugace quanto catastrofico di Liz Truss, travolta dal terremoto finanziario e politico innescato da un avventuroso tentativo di manovra fiscale in deficit (si può vedere anche il Blog Post del 4 ottobre).

Come sottolinea l’agenzia di stampa Ansa, il mandato di Sunak “inizia sotto una cappa di ombre per il Regno della Brexit, fra divisioni interne, perdita evidente di credibilità e di stabilità, lacerazioni sociali e contraccolpi della crisi internazionale cui la guerra russa in Ucraina contribuisce a dare uno sfondo sinistro”. Ma pure all'insegna di novità storiche senza precedenti: “suggellate dallo sbarco a Downing Street number 10 del primo figlio di una minoranza etnica dell'ex impero, della prima personalità di radici familiari indiane, del primo capo di governo di fede indù e del primo insediato da re Carlo III, salito al trono l'8 settembre scorso dopo i 70 anni di regno di Elisabetta II”.

 

“Il Regno Unito è un grande Paese, ma non c'è dubbio che ci troviamo di fronte a una profonda sfida economica”, ha rimarcato Sunak, tra emozione e orgoglio dopo la designazione a leader dei Conservatori e nuovo capo dell’Esecutivo. La sua promessa è ora quella di "lavorare giorno dopo giorno" per restituire "unità e stabilità al Regno Unito, come al partito di maggioranza che lo governa". A dargli forza è quanto meno l'epilogo netto, stavolta, dell'ennesima partita a scacchi sulla leadership conservatrice, dopo il ritiro dell'ultimo minuto dell'unica concorrente in lizza, la ministra Penny Mordaunt, riallineatasi con Sunak in cambio di una probabile poltrona di peso nella compagine di governo riveduta e corretta da formare in questi giorni.

Giusto in tempo per tornare a mettere le mani sulla cruciale Manovra finanziaria d'autunno che il cancelliere della neo austerity Jeremy Hunt, se confermato, dovrà illustrare lunedì 31 in Parlamento come prima risposta alla crisi e alle richieste di chiarimento su coperture delle misure fiscali, indebitamento, tagli alla spesa pubblica e dati di previsione su inflazione e recessione, avanzate dai mercati. 

Nato nel 1980, Rishi Sunak proviene da una famiglia della media borghesia del Punjab rifugiatasi in Africa orientale e poi trasferitasi in Inghilterra negli anni Sessanta. I suoi genitori – padre medico, madre farmacista – riescono a garantirgli la migliore istruzione possibile: Rishi frequenta dapprima l'esclusivo Winchester College, poi consegue una prestigiosa laurea in filosofia, politica ed economia (Ppe) a Oxford (il top del top nel cursus accademico britannico degli statisti in erba), seguita da un master Mba alla Stanford University, in California. 

Qui incontra la futura moglie: Akshata Murty, figlia ed erede miliardaria del sesto uomo più ricco dell'India, con la quale condivide oggi due figlie, una grandiosa residenza nel verde dello Yorkshire e appartamenti di lusso tra Londra e Santa Monica. Nonché l'adesione alla fede induista, la stessa di Gandhi, altra novità senza precedenti a Downing Street.

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