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Rappresentazione visiva dell'articolo: Nella pianificazione finanziaria della famiglia pesano sempre più colf e badanti

Nella pianificazione finanziaria della famiglia pesano sempre più colf e badanti

Adriano Loponte

01 marzo 2023

Nel fare e gestire la pianificazione finanziaria di una famiglia, mi accorgo che tra le esigenze del cliente mai come in questo momento i costi collegati a colf e badanti sono un tema molto rilevante e da considerare bene.

Ogni famiglia deve valutare e pianificare tutte le spese e i propri costi attuali e in prospettiva, e nel computo di questi costi e della pianificazione finanziaria da qui al futuro le spese e necessità collegate alle persone più anziane, e quindi alle loro assistenti e badanti, sono una voce sempre più rilevante e di peso.

La popolazione invecchia – come ho già rimarcato più volte nel mio Blog, e continuerò a farlo –, cresce il bisogno di assistenza per le persone anziane e non autosufficienti e, allo stesso tempo, salgono i costi a carico delle famiglie, chiamate a fare i conti anche con l’aumento degli stipendi delle badanti. Da gennaio, sulla spinta dell’inflazione a due cifre, è scattato un incremento del 9% dei loro minimi retributivi. E per sei famiglie su dieci la spesa diventa pressoché insostenibile.

A pensarla così è il 60% delle famiglie associate ad Assindatcolf, l’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, come emerge da uno studio realizzato con il Censis. Nel Paese, sono oltre 14 milioni gli over 65 e circa 3 milioni le persone con gravi limitazioni nelle attività svolte abitualmente. “Un bisogno di cura e assistenza che dunque è diffuso e che le famiglie chiedono venga sostenuto anche con incentivi alle assunzioni di badanti per ridurre i costi”, rimarca IlSole24Ore. 

 

Otto famiglie su dieci (83%), inoltre, sono per un assegno universale dedicato alla non autosufficienza. “Servono aiuti concreti che rendano sostenibile la spesa e, allo stesso tempo, facciano emergere il lavoro irregolare”, sottolinea il presidente di Assindatcolf, Andrea Zini. Del resto, quello del lavoro domestico è un settore dove il tasso di irregolarità raggiunge il 52%. I costi sostenuti direttamente dalle famiglie sono anche altri: tra le rette delle strutture residenziali adibite, l’assistenza domiciliare e tutta l’attività dei caregiver si parla di 23 miliardi di euro, come stimato dall’Ivass (l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) sul 2021.

Ma di pari passo anche la spesa pubblica per la non autosufficienza, considerando l’invecchiamento demografico, è destinata a salire sempre più. “Il rapporto tra spesa a carico dello Stato del Long term care e Pil passerà dall’1,9% del 2020 al 2,8% del 2070, secondo le proiezioni della Ragioneria dello Stato”, come sottolineato dal segretario generale dell’Ivass, Stefano De Polis.

Quindi, (anche) i costi e le spese collegati a colf e badanti diventano sempre più un fattore critico a livello sociale e di Welfare, ma prima ancora una voce e un’esigenza importanti nella pianificazione finanziaria di ogni famiglia.

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