Sono iscritto all’ILAS, l’associazione degli imprenditori lainatesi, che tra le sue varie attività organizza e propone anche iniziative e contenuti che possono essere utili agli imprenditori del territorio. Come l’incontro che si è svolto martedì 9 maggio a Lainate, dedicato al tema del del TFR cui hanno partecipato diverse autorità locali e un pubblico numeroso.
In occasione di questa serata, ho tenuto un intervento insieme a Francesco Fidanza di Allianz e Ilenia Dibennardo di Previp, per affrontare effetti e prospettive dell’inflazione con imprenditori e professionisti iscritti e ospiti all’ILAS di Lainate.
E questa è una delle attività e delle azioni che continuo e continuerò a fare e a proporre sul territorio, per la formazione e l’aggiornamento continuo di imprenditori, aziende e professionisti, su temi di grande interesse e attualità.
L’inflazione per lungo tempo, è rimasta sempre molto bassa, quasi assente o comunque poco rilevante. Ciò, per tutto questo tempo, ha portato gli imprenditori e le imprese a non preoccuparsi di vedere se nei loro bilanci aziendali erano presenti le quote di Tfr (Trattamento di fine rapporto) che ogni anno devono essere rivalutate del 75% dell’indice Istat più un altro 1,5% come parametro fisso.
Quindi, con un’inflazione molto bassa per tanto tempo, la quota di Tfr da rivalutare nei bilanci e nelle casse aziendali risultava anch’essa molto bassa, attorno al 2,25% del totale degli importi Tfr. Ma nel 2022, con un’inflazione che dopo tanti anni di letargo è balzata in alto, a livelli anche a due cifre che ricordano quelli gli Anni ’80, il ‘numero magico o maledetto’ della rivalutazione annua dei Tfr è pari al 9,97% !
Ciò significa che una media impresa di 15-20 dipendenti, che magari dal 2005 non ha mai effettuato i versamenti al fondo pensione di categoria, si trova in pancia 500mila o 600mila euro di Tfr, che – è il caso di ricordare – è proprietà dei dipendenti a cui spetta. Non solo. L’effetto rivalutazione Tfr nel 2022, quindi, ha un impatto con un costo compreso tra 50mila e 60mila euro, pari alla retribuzione intera di due dipendenti in più in azienda. Quindi l’effetto e la conseguenza dell’alta inflazione non hanno buoni impatti sui bilanci e le casse aziendali.
All’incontro a Lainate abbiamo dibattuto quindi di vari temi di grande attualità e interesse collettivo, mentre l’intervento finale della giornata, sulla legge fallimentare, ha visto la partecipazione dello Studio Muliari: con la presentazione di Giancarlo Muliari che ha illustrato i cambiamenti e i punti di attenzione introdotti dalla nuova norma. È stato poi bellissimo vedere anche l’apporto a questa iniziativa che è stato dato dallo storico iscritto all’ILAS, dott. Giancarlo Muliari. Un’iniziativa senz’altro da ripetere! Grazie a tutti i partecipanti.
