Ieri mattina Silvio Berlusconi è morto all'ospedale San Raffaele di Milano dove era nuovamente ricoverato da tre giorni. Il leader e fondatore di Forza Italia aveva 86 anni.
Le condizioni di salute dell'ex premier sono peggiorate in poche ore, un aggravamento dovuto alla leucemia (mielomonocitica cronica), malattia di cui soffriva dal 2021. Le esequie verranno celebrate con funerali di Stato domani nel Duomo di Milano.
Berlusconi, nato a Milano, classe 1936, ha inciso profondamente sulla storia d'Italia, dalla politica all'economia, dal calcio all'intrattenimento, dando vita di fatto alla Tv commerciale. “In tutti i campi ha sempre amato sparigliare le carte ed è riuscito a imporre agli altri il suo gioco, arrivando, in certi casi, a modificare modelli di riferimento che sembravano immutabili”, rileva ad esempio l’agenzia d’informazione Agi: “oltre alla vita privata ‘tumultuosa’, il segno distintivo di Berlusconi è stata la sua capacità di cambiare un certo modo di fare impresa”.
L’impero imprenditoriale fondato da Berlusconi – il ‘caimano’ vorace e insaziabile del celebre film di Nanni Moretti – spazia dall’editoria allo sport, dall’immobiliare alla finanza, fino alla pubblicità, il settore che può essere considerato in un certo senso il ‘core business’ della famiglia. A monte di tutto c’è la holding che controlla tutte le principali partecipazioni, la Fininvest. Il gruppo, che conta su oltre 15mila dipendenti, ha chiuso il bilancio 2021 (l’ultimo disponibile) con ricavi pari a 3,8 miliardi di euro (in crescita del 10% sull’anno precedente), un risultato operativo di 373 milioni (+79% sul 2020) e un utile netto per 360 milioni.
La partecipazione più importante di Fininvest, di cui detiene circa il 50% del capitale sociale, è MediaforEurope, il secondo gruppo televisivo privato d’Europa di cui fa parte Mediaset, a sua volta la principale società di comunicazioni privata del nostro Paese. Oltre al ‘Biscione’, Mfe possiede in Spagna le Tv Telecinco e Cuatro, mentre in Germania è il primo azionista con il 25% circa del network Tv ProsiebenSat1. Mediaset ha chiuso il 2021 con ricavi pari a 2,9 miliardi di euro (+10% sul 2020), e un utile netto pari a 374 milioni (+169%). Mediaset ha in pancia anche Publitalia '80, la concessionaria pubblicitaria leader in Italia che, insieme alla controllata Publieurope attiva nel mercato europeo, contribuisce per quasi il 75% alla formazione dei ricavi Mediaset. Ci sono poi le ricchissime quote azionarie in Mediolanum, Mondadori, e il grande patrimonio immobiliare, da Milano2 alle numerose ville e splendide dimore.
Sottolinea sempre l’Agi: “c’è chi dice che tanta fortuna personale, politica e negli affari, avesse radici occulte: di lui in effetti si è parlato come iscritto alla P2, o datore di lavoro di stallieri dalle dubbie frequentazioni. Esistono, in diversi casi, anche delle sentenze passate in giudicato”.
Dopo il terremoto nella politica italiana provocato dallo scandalo di Tangentopoli, nel 1992, che provocò il declino e la crisi irreversibile innanzitutto per la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista dell’amico Bettino Craxi – e quindi con la fine della cosiddetta Prima Repubblica –, nel novembre 1993 il Cavaliere fonda il suo partito personale, Forza Italia. E dopo appena 3 mesi, sostenuto da una grande campagna mediatica attraverso le sue televisioni, nel febbraio 1994 vince le elezioni politiche nazionali, sconfiggendo il Centro-Sinistra guidato dall’ex comunista Achille Occhetto, e diventando presidente del Consiglio.
Da quel momento, le vicende della cosiddetta Seconda Repubblica diventano riassumibili con una definizione: l’Era Berlusconiana. Gli altri per tanti anni sono tutti comprimari e meteore, compreso quel Romano Prodi che pur si tolse lo sfizio di batterlo due volte nelle urne, nel 1996 e nel 2006.
Decenni di aspre lotte politiche e torbide vicende giudiziarie, tra processi per corruzione, irregolarità fiscali, tangenti ed escort, le celebri Olgettine, dal residence di via Olgettina, alle porte di Milano, dove diverse di loro abitavano in appartamenti a spese del Cavaliere. Proprio a poche decine di metri dall’ospedale San Raffaele, dove ieri mattina Berlusconi si è spento, chiudendo un’era storica e controversa per l’intero Paese.
La frase che più ricordo, come ripreso anche dall’articolo di Massimo Gramellini questa mattina sul Corriere della Sera è stata quando incontrando papa Wojtyla gli disse : “ Santità, lei assomiglia al mio Milan, anche Lei come noi, è spesso in trasferta, a portare in giro per il mondo un’idea vincente, che è l’idea di Dio”.
