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Rappresentazione visiva dell'articolo: Brembo sposta la sede in Olanda per avere il voto maggiorato

Brembo sposta la sede in Olanda per avere il voto maggiorato

Adriano Loponte

28 giugno 2023

Il consiglio di amministrazione di Brembo ha deliberato di sottoporre all’assemblea degli azionisti, convocata per il prossimo 27 luglio, la proposta di trasferire la sede legale della società in Olanda – come riportano vari organi d’informazione, tra cui Milano Finanza e il Corriere della Sera –, adottando la forma giuridica di una di società per azioni a responsabilità limitata (naamloze vennootschap), regolata dal diritto dei Paesi Bassi, con conseguente assunzione della denominazione di Brembo Nv.

La sede fiscale rimarrà in Italia, per cui anche il pagamento delle tasse, e le azioni Brembo continueranno a essere quotate sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana.Ma il nuovo meccanismo del voto maggiorato consentirà al gruppo dei freni di perseguire al tempo stesso gli obiettivi della stabilità dei soci e di eventuali fusioni e acquisizioni.

“Brembo intende continuare a crescere e rimanere competitiva, per essere sempre protagonista in un mercato Automotive globale in grande trasformazione”, spiega il presidente esecutivo, Matteo Tiraboschi, “questa operazione ci consente di adottare una struttura del capitale sociale più flessibile e quindi più coerente con la strategia di sviluppo futuro dell'azienda”.

L’obiettivo dell’operazione, che somiglia ad esempio a quella compiuta l’anno scorso da Mediaset poi diventata MfE-MediaforEurope, consiste nel rendere la struttura del capitale più flessibile potenziando il voto maggiorato. Una volta blindato il controllo, sarà più agevole la strada verso acquisizioni o integrazioni di grande dimensione, che potranno essere spesate con carta, cioè in azioni, senza alterare gli equilibri a livello di governance.

Il diritto di voto maggiorato per gli azionisti di lungo periodo è attualmente già in vigore in Italia con voto doppio per chi detiene le azioni per 2 anni: in base a questo meccanismo, infatti, la famiglia Bombassei detiene il 53,5% del capitale e il 69,7% dei voti. Tuttavia, passando sotto le norme olandesi potrà essere ora ulteriormente rafforzato: gli azionisti fedeli infatti avranno un voto in più per ogni anno in cui si risulta iscritti nel registro Loyalty, fino a 9 voti aggiuntivi per azione. Non solo: è previsto anche un voto addizionale per chi è già iscritto nel registro o che lo sarà entro la data del periodo di recesso, con efficacia dal giorno in cui sarà finalizzato il trasferimento.

 

Le regole sono chiaramente le stesse per tutti, ma in termini di controllo i maggiori benefici saranno per la famiglia Bombassei, che a fine percorso potrebbe avere il 77% dei diritti di voto (assumendo zero recesso e che nessuno ottenga il voto aggiuntivo). Gli azionisti che non intendono seguire Brembo in Olanda potranno naturalmente esercitare, fino ad agosto, il diritto di recesso. A tutti loro sarà riconosciuto un prezzo di 13,096 euro, pari alla media dei 6 mesi precedenti all’annuncio ma a sconto del 10% sul prezzo di mercato. Come prassi le azioni oggetto di recesso verranno offerte in prelazione agli azionisti e successivamente a terzi. La società ha posto una condizione: il recesso non dovrà superare i 200 milioni, equivalente al 4,6% del capitale.

Con questa operazione, “la società beneficerà di un ordinamento giuridico in grado di valorizzare la dimensione globale del business raggiunta dal Gruppo”, spiega ilpresidente esecutivo, “Brembo in particolare offrirà ai suoi azionisti un meccanismo di voto maggiorato in una configurazione potenziata rispetto a quello attuale, e potrà dunque garantirsi una ancor più solida base azionaria e maggiore flessibilità a fronte di opportunità di crescita mediante acquisizioni raggiungibili tramite l'emissione di nuove azioni”.

L’operazione “non incide invece sul business, l'identità, la cultura e la presenza di Brembo in Italia e nelle aree del mondo dove operiamo”, sottolinea ancora Tiraboschi, “per l'organizzazione, le persone e la gestione dell'azienda nulla cambierà e resteremo quotati alla Borsa Italiana. L'Italia in particolare è, e sarà anche in futuro, la priorità strategica per Brembo”.

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