Threads di Instagram, la nuova App di microblogging di Mark Zuckerberg e della sua Meta, e subito immaginata come l’alternativa a Twitter di Elon Musk, in soli 5 giorni dal lancio ufficiale ha già superato i 100 milioni di utenti iscritti.
Threads (Discussioni) ha raggiunto questo traguardo molto più velocemente di ChatGPT, che aveva superato i 100 milioni di utenti in circa due mesi dal lancio, e batte quindi ogni record di diffusione in velocità. In più, stando a quello che ha scritto il fondatore Zuckerberg proprio su Threads, “è tutta domanda organica. Non abbiamo nemmeno fatto partire la maggior parte delle sponsorizzazioni programmate. Quasi non ci credo che sono passati soltanto cinque giorni”.
Il futuro di Threads, al momento, sembra roseo, soprattutto considerando il fatto che l’App ancora non è disponibile in Europa, per questioni legate a Privacy e sicurezza. I 270 milioni di utenti di Twitter non sembrano più un obiettivo impossibile da raggiungere: quando (e se) si aprirà anche il mercato europeo, Threads potrebbe davvero dimostrarsi la Twitter Killer App che Zuckerberg e il suo colosso hi-tech Meta sognano da tempo.
Le voci critiche o scettiche invece rilevano: la fiammata iniziale potrebbe spegnersi una volta terminato l'entusiasmo del lancio e l'effetto novità per gli utenti. È ancora da vedere se la nuova App riuscirà ad avere lo stesso impatto culturale che ha avuto Twitter a suo tempo, con Threads che in realtà vorrebbe affermarsi come un’App diversa dalla piattaforma di Musk, allontanandosi dalle discussioni politiche e dal report di notizie. Secondo quanto anticipato dal general manager di Instagram, Adam Mosseri, la nuova App è stata pensata come piattaforma Social in cui intrattenere conversazioni fra gli utenti.
Meta descrive Threads come uno “spazio per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche” che si basa sulle credenziali di Instagram degli utenti. Supporta messaggi di testo fino a 500 caratteri, foto e video fino a cinque minuti. I thread supporteranno anche i repost, come i retweet, così come i post con le citazioni. Gli utenti possono anche limitare le loro risposte, bloccare e segnalare altri utenti. E i post di Thread possono essere facilmente condivisi come Storie su Instagram.
Fioriscono poi anche altre App alternative. Dopo Mastodon e Blueskye c’è anche Spill, creata da ex dipendenti della società di Elon Musk, con una forte componente di apertura alla cultura afroamericana e alla diversità. L’App è stata lanciata a giugno e al momento funziona solo a inviti.
Come spiega il Time, e riporta l’agenzia Ansa, 130mila utenti si sono iscritti a Spill all'inizio di luglio, e sulla piattaforma sono approdate alcune celebrità americane black come l'attrice Keke Palmer e il musicista e produttore Questlove. Secondo un’indagine recente del Pew Research Center basata sugli Stati Uniti, gli utenti che una volta erano molto attivi su Twitter pubblicano meno frequentemente, il 25% degli utenti americani ha affermato che probabilmente non userà Twitter tra un anno.
